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Aggiornamento in Medicina
Gli studi sperimentali suggeriscono che il trapianto di cellule progenitrici di origine ematica o del midollo osseo influenza in modo favorevole il rimodellamento nel post-infarto.
I Ricercatori del Dipartimento di Cardiologia Molecolare dell'Università di Francoforte hanno allocato in modo random 20 pazienti con infarto miocardico acuto ( IMA ) riperfuso a ricevere un'infusione intracoronarica di cellule progenitrici derivate dal midollo osseo (n=9) o dal sangue circolante (n=11) entro l'arteria infartuata, 4,3 +/-1,5 giorni dopo l'IMA.
Il trapianto di cellule progenitrici è risultato associato ad un significativo aumento della frazione d'eiezione ventricolare sinistra da 51,6 +/- 9,6% a 60,1 +/- 8,6% (P=0.003), ad un miglioramento del movimento della parete nella zona infartuata (-1,5 +/- 0,2 a 0,5 +/- 0,7 ; P<0.001) ad una riduzione significativa dei volumi telediastolici ventricolari sinistri. (56,1 +/- 20mL a 42,2 +/- 15,1 mL; P=0.01) a 4 mesi.
Al contrario nel gruppo di riferimento non randomizzato, la frazione d'eiezione ventricolare sinistra è aumentata solo leggermente da 51 +/- 10% a 53,5 +/- 7,9%, ed i volumi telediastolici sono rimasti immodificati.
L'ecocardiografia ha rivelato un significativo aumento della funzione contrattile regionale.
A 4 mesi, la riserva di flusso coronarico è risultata significativamente aumentata nell'arteria infartuata (P<0.001).
Non sono state osservate differenze nei parametri tra le cellule progenitrici derivate dal sangue o derivate dal midollo osseo; nessun segno di risposta infiammatoria o aritmie maligne è stato visto.
Gli Autori hanno concluso che nei pazienti con infarto miocardico acuto, l'infusione intracoronarica dicellule progenitrici autologhe appare fattibile e sicura e può produrre effetti benefici sul processo di rimodellamento post infartuale. ( Xagena2002 )
Assmus B et al, Circulation 2002; 106: 3009-3017