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Aggiornamento in Medicina
E' stato riportato un primo studio clinico sull'uomo che ha utilizzato cellule CAR-T mirate a CD37, un antigene altamente espresso nelle neoplasie delle cellule B e T.
5 pazienti con neoplasie linfoidi CD37+ recidivate o refrattarie sono stati arruolati e infusi con cellule CAR-37 T autologhe.
Le cellule CAR-37 T si sono espanse nel sangue periferico di tutti i pazienti e, al picco, comprendevano più del 94% dei linfociti totali in 4 pazienti su 5.
Sono state osservate risposte tumorali in 4 pazienti su 5 con 3 risposte complete, 1 risposta mista e 1 paziente la cui malattia è progredita rapidamente e con relativa perdita di espressione di CD37.
In tutto 3 pazienti hanno manifestato pancitopenia prolungata e grave e in 2 di questi pazienti, i tentativi di ablare con Cetuximab le cellule CAR-37 T, che erano state progettate per coesprimere il recettore del fattore di crescita epidermico troncato, non hanno avuto successo. L'ematopoiesi è stata ripristinata in questi 2 pazienti dopo il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche.
Non si sono verificate altre gravi tossicità non-ematopoietiche. Sono stati studiati i meccanismi della pancitopenia profonda e non è stata osservata l'attivazione delle cellule CAR-37 T in risposta alle cellule staminali ematopoietiche in vitro o ematotossicità nei modelli umanizzati.
I pazienti con pancitopenia avevano livelli elevati sostenuti di interleuchina-18 ( IL-18 ) con bassi livelli di proteina legante IL-18 nel sangue periferico.
I livelli di IL-18 sono risultati significativamente più alti nei pazienti trattati con CAR-37 T rispetto alle coorti citopeniche e non-citopeniche di pazienti trattati con CAR-19 T.
In conclusione, le cellule CAR-37 T hanno mostrato attività antitumorale, con significativa espansione CAR e produzione di citochine. Le cellule CAR-37 T possono rappresentare una terapia efficace nelle neoplasie ematologiche come ponte verso il trapianto di cellule staminali ematopoietiche. ( Xagena2024 )
Frigault MJ et al, Blood 2024; 144: 1153-1167
XagenaMedicina_2024